La scelta del tocco e sue implicazioni dinamiche
Lezione
Author: Eduardo. 5715 ReadsNella prima fase di impostazione della mano destra, l’apprendimento del tocco appoggiato è propedeutico a quello volante soprattutto per l’aiuto che l’appoggio dà alla stabilità della mano e per la consequenziale facilità nella individuazione dell’angolazione larga del dito, scelta che spesso l’alunno istintivamente improvvisa nel mentre esegue il movimento.
Le dita della mano destra, quando percuotono le corde, non devono mai essere lanciate.
Il gesto, se esaminato a rallentatore, si realizza in tre tempi:
a) dalla posizione di riposo il dito si avvicina alla corda toccandola;
b) con un preciso atto di volontà percuoterà la corda con l’energia necessaria a produrre il suono desiderato, abbandonando successivamente il dito alla consequenziale dinamica richiesta dalla tipologia di tocco adottata;
c) se il sistema è stato applicato correttamente, il dito rientrerà nella sua posizione di riposo iniziale, senza che la mente intervenga con uno specifico comando, semplicemente sfruttando l’elasticità dei suoi tendini.
In particolare nella pratica del tocco appoggiato, non va assolutamente consentito all’allievo di avviare una successiva azione dinamica prima di avere del tutto esaurito la precedente.
Si ribadisce, per ulteriore chiarezza, che l’azione si conclude quando la naturale molla operante all’interno della mano trasporterà il dito nella sua posizione iniziale di rilassato riposo.
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Category: Metodologia per l'apprendimento e l'insegnamento della chitarra
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