La ricerca degli equilibri e i collaudi

Lezione


Ottimizzazione del collocamento nello spazio del punto di appoggio gomito-fascia tenendo conto che allo strumento è concesso muoversi in due sole direzioni: alto-basso e fronte- retro.

La prima serve a disciplinare l’eccessivo sollevamento e irrigidimento della spalla destra o, al contrario, l’abbassamento della stessa con un consequenziale appesantimento del gomito sulla fascia e una correlata altrettanto deleteria inclinazione della colonna vertebrale; la seconda, considerando che agisce su due elementi estremi (paletta-tastiera e punto di appoggio del gomito-fondo dello strumento) opera invece in maniera inversamente proporzionale.



Infatti se portiamo verso l’esterno l’elemento paletta-manico il punto di appoggio del gomito si sposta verso l’interno e viceversa.
Va anche rilevato, in via generale, che ogni scelta nella postura deve essere attentamente vagliata e personalizzata onde impedire che parti del corpo godano, nella loro operatività, di eccessivi vantaggi ai danni di altre. Il giusto equilibrio nella ripartizione degli impegni garantirà sulla salvaguardia della salute e sul successo degli studi.

I collaudi sperimentali che gli studenti opereranno nel tentativo di far funzionare la descritta molteplicità di ingranaggi svilupperà il loro senso critico e la piena cognizione dei corretti rapporti che intercorrono tra la sagoma dello strumento, quasi un innesto botanico, e lo stesso corpo umano nelle sue più variegate forme e dimensioni.

La ricerca e lo studio dei vari parametri svelerà che lo strumento in tutti i suoi spostamenti compensativi manterrà immutabili nella loro concettualità statico-dinamica i seguenti due elementi:

1) il rapporto costante dell’ortogonalità del piano armonico rispetto al pavimento (facendo salva la eccezionale eventualità in cui sia necessaria un’inclinazione compensativa verso l’esterno per il recupero di deficienze strutturali nelle due mani)
;

2) l’approssimativa immobilità del suo punto di appoggio sulla coscia sinistra qualunque sia la direzione del movimento che si intende applicare.

Saranno quindi dati all’allievo molteplici riferimenti, sempre rapportati a parti del corpo e relazionati con chiarezza ai vari elementi che compongono lo strumento. Anche in questa circostanza si provvederà a personalizzare le relazioni tanto da indicare a ciascun studente precisi punti fiduciali da cui non dovrà mai allontanarsi. Il rispetto di questo patrimonio inestimabile di accortezze, cautele e attenzioni gli permetterà di praticare le esercitazioni in maniera corretta soprattutto in assenza del maestro-istruttore.

In questa fase entra in gioco l’indispensabile quarto accessorio: lo specchio. Il suo utilizzo è di fondamentale importanza poichè restituisce la visione integrale della propria condizione e consente allo studente di individuare con esattezza ogni tipo di disagio fisico ed eventuali limitazioni nella gestione dei movimenti.

Diventa quindi d’obbligo il richiamo della prima regola del metodo cartesiano: l’evidenza. Essa, se applicata con onestà e nel rispetto di se stessi, permetterà di giungere alla piena cognizione di ogni elemento tecnico, di verificare il corretto andamento delle mutevoli dinamiche e di comprendere i vantaggi che l’intero sistema produce.





This page comes from
Guitar School
http://www.guitaronline.it

The URL for this page is:
http://www.guitaronline.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=15